La proroga del bonus verde era estremamente attesa anche in questo 2020; torna l’occasione, per tanti contribuenti italiani, di poter intervenire con opere e lavori nella sistemazione e nella cura del verde. Di cosa si tratta realmente?
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Quindi andiamo a vedere cosa è il Bonus verde 2020 e di cosa tratta.
Bonus verde 2020: di cosa si tratta
Il bonus verde è un incentivo. L’agenzia delle entrate ha messo in campo importanti incentivi per sistemare il verde privato. Infatti, tramite il “bonus verde” avrai diritto alla restituzione del 36% delle spese sostenute per riqualificare il tuo verde. La bella notizia è che è stato confermato fino a dicembre del 2020!
In cosa consiste, effettivamente? Partiamo da un esempio esplicativo: pensa di voler realizzare un giardino pensile per una spesa di 1000 €. A quel punto, subentra l’ausilio dell’Agenzia delle Entrate.
Come? Restituendoti il 36% del conto in detrazioni Irpef. All’atto pratico, l’Agenzia non ti verserà il 36% effettivo del costo che hai affrontato (360 €, in questo caso), ma, attraverso più rate annuali, ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future.

Prima di avviare i lavori, però, bisogna tener presente che il Bonus Verde è legato all’immobile per cui vengono effettuati i lavori. Restano esclusi il proprietario o il titolare di un diritto sull’immobile stesso.
Di conseguenza, ciascuna persona fisica ha la possibilità di sommare le detrazioni per le spese effettuate su ogni immobile che possiede.
Bonus verde 2020: quali sono i lavori detraibili e quali gli esclusi
Risulta fondamentale comprendere quali siano effettivamente i lavori che possono godere di questa importante agevolazione fiscale. Le opere in questione sono le seguenti:
- Grandi potature e riqualificazione di prati;
- Sistemazione di aree private;
- Realizzazione di pozzi ed impianti di irrigazione;
- Fornitura di piante e arbusti;
- Realizzazione di giardini pensili.
Inoltre, si specifica che anche le spese di progettazione rientrano nei costi detraibili, nella situazione in cui siano relative a lavori avviati successivamente.

A rimanere esclusi, al contrario, sono gli acquisti di attrezzature sia per la cura che per la manutenzione del giardino: tagliaerba, pale, picconi, vanghe, forbici e vasi che non apportano alcun miglioramento allo spazio verde di competenza.
Bonus verde 2020: metodi di pagamento
Le modalità di pagamento per le spese sostenute devono essere:
- bonifico bancario o postale
- assegno bancario o postale
- carta di credito
- bancomat
È importante che, nel documento di spesa, venga indicato il codice fiscale di chi usufruirà del beneficiario e l’immancabile descrizione dell’intervento effettuato.
L’obiettivo, ovviamente, sarà quello di accertarsi che quest’ultimo rientri nei parametri per l’agevolazione.
Bonus verde 2020: la proroga
In un primo momento, il bonus verde non era stato riconfermato dal Governo italiano.
Poi, nell’ultima settimana di novembre, la svolta: la notizia ampiamente apprezzata circa il rilascio di queste agevolazioni, atte ad incentivare il settore del verde privato anche per l’anno 2020.
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